Le discipline del comporre per la conoscenza dell’architettura storica

È possibile oggi ri-conoscere la bellezza che, nelle architetture del passato, era espressione di leggi matematiche e manifestazione del divino? Scavare nel linguaggio dei numeri, delle misure, delle strutture, delle Scritture per restituire l’immagine prima, per leggere l’idea che nasce nella mente dell’Autore?
Un percorso affascinante e coinvolgente, necessariamente trasversale perchè, citando G. De Carlo, “l’architettura è troppo importante per essere lasciata agli architetti”.
È possibile oggi superare l’attuale settorializzazione dei saperi per ricomporre una nuova sintesi umanistica che affianchi competenze operative e sensibilità interpretative nel delicato e spesso controverso problema della conservazione, restauro, riuso? Una responsabilità per chi è chiamato a un impegnativo intervento progettuale, un compito estremamente arduo per chi ha l’onere della tutela.
Perché ogni pietra, aggiunta o rimossa, lascia un segno indelebile nel tessuto urbano e nella memoria di chi lo vive.
Un matematico, un musicista, un teologo dialogano con un architetto.